In Italia l'evasione fiscale è diventata un non problema. Nonostante in campagna elettorale Silvio Berlusconi ne abbia fatto uno dei suoi punti programmatici, a pochi mesi dal suo insediamento il ministro dell'Economia Giulio Tremonti ha smantellato l'apparato costruito da Vincenzo Visco. E dire che in termini di gettito l'evasione fiscale rappresenta 7 punti percentuali di Pil. Cioè 100 miliardi di euro circa. Soldi che ogni anno lo Stato non incassa e che rappresentano il 15% delle entrate totali. Soldi che qualsiasi altro Stato reclamerebbe. Non il nostro. Che si è mosso, invece, in direzione opposta sotto la bandiera della semplificazione legislativa.
Spoil System
Nel luglio scorso Giulio Tremonti ha decapitato l'Agenzia dell'Accertamento rimuovendo il suo direttore centrale Villelm Rossi spedito in Emilia Romagna ad occuparsi del Territorio. Una mansione del tutto estranea alla sua carriera professionale. La defenestrazione di Rossi segue quella del direttore generale dell'Agenzia delle Entrate Massimo Romano avvenuta qualche settimana prima. Romano fu forzatamente indotto alle dimissione in seguito alla pubblicazione on-line delle dichiarazioni dei redditi e la conseguente denuncia all'autorità giudiziaria.
Tracciabilità
Con un colpo di spugna il ministro Tremonti ha anche cancellato la tracciabilità degli assegni in chiave antiriciclaggio. Con il precedente governo Prodi tutti i pagamenti verso i professionisti superiori a una certa entità (fissata prima a 1000 poi a 100 euro) dovevano essere fatti senza l'utilizzo dei contanti. Oggi quell'obbligo è stato elevato. Oltre a riaprire la strada all'evasione fiscale, l'innalzamento del limite per uso del contante da 5mila a 12.500 euro è diventato un oggettivo aiuto alle criminose attività di riciclaggio.
Elenco clienti-fornitori
Una delle poche strade, se non l'unica, per verificare il reddito delle piccole e medie imprese. Le quali, in base ai dati ufficiali del governo Prodi, occultano al Fisco quasi il 55% in più della base imponibile di quanto facciano le grandi aziende (che pure in termini assoluti a causa delle loro dimensioni sono difficilmente raggiungibili).
Plusvalenze
Nell'articolo 3 della manovra estiva vengono esentate da tassazione le plusvalenze delle persone fisiche derivanti dalla cessione di partecipazioni azionarie, se vengono reinvestite nello stesso settore entro due anni. La norma determina un indebito e rilevante arricchimento di soggetti che hanno svolto attività non di rado speculative. È facilmente eludibile, impossibile da controllare, e determina una distorsione rispetto all'imposta sul reddito, e alla stessa tassazione dei redditi da capitale.
Condono individuale
La norma riguarda gli accertamenti operati dalla Guardia di Finanza. Si dà al contribuente, in sostanza, la possibilità di chiudere un verbale di accertamento redatto dalle Fiamme Gialle molto più velocemente e con una drastica riduzione della sanzione complessiva. Anche in questo caso si è parlato di semplificazione ma in realtà si può parlare di un condono individuale permanente.
Roberto Rossi
www.giusec9.ilcannocchiale.it
venerdì 29 agosto 2008
Nuove norme, niente controlli: il governo favorisce l'evasione
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