martedì 15 settembre 2009

Assemblea di circolo domenica 20 settembre

L'assemblea di circolo, in cui si potrà votare per il congresso del partito, è convocata per domenica 20 settembre dalle 14.30 alle 19, presso il teatro comunale, sala 2.

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martedì 19 maggio 2009

Sabato 23 Maggio c/o il Teatro Civico di Oleggio: un new deal ecologico per la provincia di Novara

Il territorio di fronte alle sfide delle energie rinnovabili e dello sviluppo sostenibile

Le energie rinnovabili stanno vivendo – nonostante la crisi – un periodo “di grazia”, tanto da essere destinate a rappresentare, a detta di molti, il motore del ventunesimo secolo. Le sfide da affrontare sono tuttavia ancora molte: di natura tecnologica, di natura industriale, con la necessità di far crescere – soprattutto in Italia – aziende capaci di operare con profitto nelle diverse “filiere” delle rinnovabil. Attraverso la campagna “Uniamo le Energie” la Regione Piemonte ha lanciato la propria sfida ovvero diventare il motore ecologico d’Italia raggiungendo per prima gli obiettivi fissati dall’Unione Europea entro il 2020: 20% di riduzione del consumo energetico, 20% di riduzione delle emissioni di gas serra, 20% di passaggio a fonti di energia alternative e rinnovabili. La provincia di Novara si candida ad assumere un ruolo di primo piano del raggiungimento degli obiettivi fissati in sede europea con l’obiettivo di sviluppare un circolo virtuoso tra pubblica amministrazione, imprese e lavoratori nel campo delle politiche ambientali, in grado di dare una prospettiva nuova di sviluppo duraturo e sostenibile.


PROGRAMMA

9.00 Apre i lavori Elena Ferrara Candidata Sindaco di Oleggio

9.10 Presiede Paola Turchelli Coordinatrice Provinciale del Partito Democratico

9.20 Introduce il tema
«Un new deal ecologico per la provincia di Novara» Sergio Vedovato Candidato Presidente della provincia di Novara

9.50 Presentano una testimonianza dalla Scuola Nazionale Ambiente e Futuro del Partito Democratico Chiara del Gaudio e Alessandro Cesti Componenti forum ambiente e sostenibilità del Partito Democratico

10.20 Coffee Break

11.00 Dibattono
Sergio Vedovato – Candidato Presidente della provincia di Novara
Nicola de Ruggiero – Assessore all’ambiente della regione Piemonte
Roberto della Seta – Senatore e capogruppo del Partito Democratico nella commissione ambiente
Franco Paracchini – Coordinatore del forum ambiente e sostenibilità del Partito Democratico
Simone Pinamonte – Manager Unendo Energia
Carlo Maria Magni - Imprenditore e coordinatore del gruppo di lavoro finanza del Kyotoclub
Augusto Lavacchielli – Imprenditore nel settore delle energie rinnovabili*

Modera: Fabrizio Barini, giornalista pubblicista collaboratore del Corriere della Sera

12.00 Chiude i lavori Mercedes Bresso* Presidente della regione Piemonte

12.30 Visita guidata presso il parco fotovoltaico di Oleggio
(*) Intervento da confermare

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martedì 28 aprile 2009

Pubblico incontro con Chiamparino

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martedì 14 aprile 2009

PRO TERREMOTO IN ABRUZZO

Il Partito Democratico è mobilitato a fianco delle popolazioni colpite dalla tragedia del terremoto.
Dario Franceschini e la Segreteria nazionale sono in contatto permanente con i territori colpiti.
Di seguito, la dichiarazione di Dario Franceschini:
‘Il Partito Democratico esprime il suo dolore per le tante vittime, la sua vicinanza e la sua fattiva solidarietà alle popolazioni abruzzesi tragicamente colpite dal sisma. In tutta Italia il Pd è pronto a mobilitarsi, in coordinamento con le richieste che dovessero venire dalle autorità, per gli aiuti alle popolazioni così duramente colpite dal sisma.. Il Partito democratico ha gia' messo a disposizione della protezione civile, delle amministrazioni locali colpite, del governo, le proprie sedi e strutture, la disponibilita' dei propri militanti come volontari secondo le richieste e le indicazioni che verranno dalle autorita' competenti. Invitiamo a sostenere la raccolta di fondi che la Caritas sta organizzando.’
Per sostenere gli interventi in corso (causale "Terremoto Abruzzo") si possono inviare offerte a Caritas italiana tramite il conto corrente postale 347013 o tramite Unicredit Banca Roma (Iban IT38 K03002 05206 000401120727).
Offerte sono possibili anche tramite altri canali, tra cui: Intesa Sanpaolo (filiale di via Aurelia 796, Roma - Iban: IT19 W030 6905 0921 0000 0000 012), Allianz Bank (filiale di via San Claudio 82, Roma - Iban: IT26 F035 8903 2003 0157 0306 097), Banca Popolare Etica (filiale di via Parigi 17, Roma - Iban: IT29 U050 1803 2000 0000 0011 113) e CartaSi e Diners telefonando a Caritas
Italiana (06 66177001).

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martedì 7 aprile 2009

Franceschini: «Due punti di Irpef per la lotta alla povertà»

«Utilizzare due punti di Irpef nel 2009 per ricavarne 500 milioni di euro da destinare alle associazioni laiche e cattoliche che si occupano di povertà». Questa la proposta del segretario del Pd Dario Franceschini, che ha parlato a conclusione dei lavori della Scuola di politica ad Amalfi (Salerno). La proposta del segretario del Pd riguarda l'Irpef sui redditi superiori a 120 mila euro annui.

«La Caritas ci dice che sono sempre di più gli italiani che frequentano le sue mense e partecipano alla distribuzione di beni di consumo, mentre aumentano i furti nei supermercati», ha aggiunto Franceschini che ha sollecitato al governo «misure di emergenza, come l' assegno di disoccupazione».


Noi progressisti - ha detto il segretario del Pd ai giovani ed agli amministratori del partito - dobbiamo avere il coraggio di recuperare parole come deboli, poveri, sfruttati che nell'epoca della globalizzazione abbiamo avuto paura di usare e pensare a misura di emergenza in attesa delle misure strutturali per superare la crisi». Per Franceschini il Partito democratico, tutti i riformisti e i progressisti in generale, devono «mettere in campo un progetto sociale alternativo» a quello della destra e non avere paura nello scegliere le bandiere dietro cui schierarsi, a cominciare dalle battaglie per i deboli e per i poveri. Franceschini ha concluso il suo intervento rivolgendosi alle prospettive dei riformisti e dei progressisti. «Dobbiamo liberarci dalla tendenza della cultura riformista che si è limitata a gestire le proposte della destra proponendo qualche correzione e rinunciando a mettere in campo un progetto sociale alternativo. Che attrazione può avere un progetto corretto rispetto a uno alternativo e dirompente!», ha spiegato il leader democratico. Rivolgendosi direttamente ai giovani del partito ha poi confessato di provare «un po' di invidia perché le nuove generazioni, a differenza di quelle passate, non vivono in un mondo immobile diviso in blocchi». Ma, anzi, seppure in un momento di forte crisi, hanno davanti «grandi opportunità che proprio la crisi può offrire: è come essere in mare aperto,dove ci sono tanti rischi, ma c'è una serie di straordinarie possibilità di scegliere la rotta e riuscire a guidare le grandi tarsformazioni del nostro tempo». Del resto, osserva Franceschini, «la bellezza della politica è accettare le sfide e provare a vincerle».

5 aprile 2009

www.ilsole24ore.com

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martedì 31 marzo 2009

Lavoratori a rischio

Una procedura che è già un classico. L’ordine è questo: annuncio pomposo, Consiglio dei Ministri, nuovo annuncio, questa volta per proclamare l’avvio delle “nuove regole”. Nella maggior parte dei casi “nuove regole” equivale a “niente regole”. È stato così per il piano casa, e la storia si è ripetuta stamattina con le “modifiche al testo unico in materia di sicurezza sul lavoro”.

Modifiche, quelle operate dal governo, di cui in realtà nessuno sentiva l’esigenza. Tranne Confindustria. E la maggioranza ha ceduto alle pressioni di quegli industriali che lamentavano sanzioni troppo pesanti a proprio carico. Cosa vuoi che importi se per soddisfare le richieste degli industriali si dovranno sacrificare le vite degli operai? È la dura legge del mercato!


Non sempre i proclami giovano. Lo sa il ministro del Welfare Sacconi, che ha dovuto concedere qualcosa, dopo la valanga di polemiche dei giorni scorsi. La protesta dell’opposizione è riuscita a strappare all’esecutivo il mantenimento dell’arresto del titolare in caso di gravi irregolarità e della figura del Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza territoriale per le imprese sotto i 15 dipendenti che non possono averne uno interno.

Ciononostante la sostanza del testo rimane, e che testo! La parola d’ordine sarà meno controlli e soprattutto meno sanzioni, perché considerate da Sacconi “un eccesso formale”. E quindi via alla pratica preferita dalla maggioranza: confondere i cittadini con la potente arma della parola. Può così accadere che la “reiterazione” si trasformi in “plurima violazione”. A chi legge potrà sembrare una scelta lessicale come un’altra, ma, date le pesanti implicazioni giuridiche, per molti operai potrebbe essere la differenza fra la vita e la morte. Con la nuova disposizione, infatti, per chiudere un cantiere non basterà che al secondo controllo questo presenti irregolarità. Si decide quindi di non intervenire tempestivamente, esponendo a rischi inutili i lavoratori. I controlli delle autorità saranno sostituiti da accordi fra imprese e lavoratori, motivo per cui la sicurezza sarà solo data per scontata.

Le sanzioni pecuniarie, da sempre considerate il più efficace deterrente, saranno ridotte almeno di un terzo. Non solo un passo indietro rispetto al testo voluto dal precedente governo Prodi, ma addirittura un peggioramento rispetto al testo in vigore nel 1994. Inconcepibile risulta anche la cancellazione della “cartella rischio personale”. Si tratta del documento che racchiude la storia sanitaria di un lavoratore, per cui se un interinale passa da un cantiere ad un altro, consultando la cartella si può evitare di affidare all’operaio mansioni incompatibili con il suo stato di salute.

La nuova perla del CdM non piace al PD, soprattutto a Cesare Damiano, co-autore del precedente Testo Unico, che contesta al governo di aver “portato avanti un'azione di rimando dell'applicazione di normative importanti, penso in particolare alla normativa sulla presentazione da parte delle imprese del documento di rischio, rinviata al 2009". E non solo, continua Damiano: "Si sono poi cancellate alcune norme importanti, come l'obbligo della comunicazione alla Direzione provinciale del lavoro degli straordinari, oppure come hanno denunciato le Regioni, non sono state attivate le commissioni previste dal testo e quindi non si e' potuto dare corso ad ulteriori iniziative di controllo. Nel 2009 il ministero del Lavoro programma addirittura una diminuzione del 17% dei controlli. Noi avevamo previsto di portare le ispezioni a quota 250 mila una cifra significativamente molto alta".

Anche Guglielmo Epifani , segretario generale della Cgil, parla di “ errore grave, una scelta che non si capisce, che la Cgil non comprende e che anche il Paese fa fatica a comprendere. D i questa modifica non se ne sentiva davvero il bisogno. E le correzioni, purtroppo, non si limitano al solo capitolo sulle sanzioni ma si estendono in profondità anche su molti altri capitoli".

Iv.Gia
www.partitodemocratico.it

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lunedì 30 marzo 2009

Orrori della legge Orsi


Roma, 26 mar - ''Un blitz che ha il sapore di una vera e propria truffa all'Unione europea e al 90% degli italiani, che e' contro ogni ipotesi di allungamento della stagione venatoria''. E' il commento di 11 associazioni ambientaliste e animaliste (Amici della Terra - Animalisti Italiani - Enpa - Fare Verde - Lac Lav - Legambiente - Lipu -Vas - Vittime della Caccia - Wwf) sull'approvazione in Senato di una norma filocaccia nel disegno di Legge relativo agli obblighi comunitari del nostro Paese, ora all'esame della Camera.


''L'Italia - avvertono - e' sotto procedura di infrazione per non aver recepito alcuni passaggi fondamentali della direttiva Uccelli, tra i quali l'esplicito divieto di caccia durante i periodi di riproduzione e migrazione. Solo in questo senso il Senato sarebbe dovuto intervenire per adeguare la normativa.

Invece Palazzo Madama ha approvato un testo mal formulato e insufficiente ad evitare all'Italia l'imminente condanna europea''. Inoltre - denunciano le associazioni - fatto gravissimo e non certo casuale, con un emendamento ''avvelenato'', del tutto estraneo alla procedura d'infrazione (a firma dei senatori Carrara e Vetrella del PDL), e' stato cancellato dalla legge 157/92 l'arco temporale massimo tra il primo settembre e il 31 gennaio entro cui possono essere autorizzate le deroghe regionali alla stagione venatoria.

Si tratta, con tutta evidenza, di un attacco al cuore stesso della legge 157/92, con il chiaro intento di allungare i tempi di caccia. Un blitz messo in atto in sordina mentre la Commissione ambiente del Senato discute di riforma della legge sulla caccia, in netto contrasto con la sensibilita' degli italiani, di destra e di sinistra, che al 90% si oppongono drasticamente ad ogni ulteriore allungamento della stagione venatoria''.

res-mpd/cam/rob
www.asca.it

Ecco la lista degli orrori:

- Sparisce l’interesse della comunità nazionale e internazionale per la tutela della fauna.L’Italia ha un patrimonio indisponibile, che è quello degli animali selvatici, alla cui tutela non è più interessato!

- Scompare la definizione di specie superprotette. Animali come il Lupo, l’Orso, le aquile, i fenicotteri, i cigni, le cicogne e tanti altri, in Italia non godranno più delle particolari protezioni previste dalla normativa comunitaria e internazionale.

- Si apre la caccia lungo le rotte di migrazione. Un fatto che arrecherà grande disturbo e incentiverà il bracconaggio, in aree molto importanti per il delicatissimo viaggio e la sosta degli uccelli migratori.

- Totale liberalizzazione dei richiami vivi! Sapete cosa sono i richiami vivi? Gli uccelli tenuti “prigionieri” in piccolissime gabbie per attirarne altri. Già oggi questa pessima pratica è consentita, seppure con limitazioni. Ma il senatore Orsi vuole liberalizzarla totalmente Sarà possibile detenerne e utilizzarne un numero illimitato. Spariranno gli anelli di riconoscimento per i richiami vivi. Sarà sufficiente un certificato. Uno per tutti! Tutte le specie di uccelli, cacciabili o non cacciabili, potranno essere usate come richiami vivi. Anche le peppole, i fringuelli, i pettirossi.

- 700 mila imbalsamatori. I cacciatori diventeranno automaticamente tassidermisti, senza dover rispettare alcuna procedura. Animali uccisi e imbalsamati senza regole. Quanti bracconieri entreranno in azione per catturare illegalmente animali selvatici e imbalsamarli?

- Mortificata la ricerca scientifica. L’Autorità scientifica di riferimento per lo Stato (l’Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica, oggi ISPRA) rischia di essere completamente sostituta da istituti regionali. Gli istituti regionali rilasceranno pareri su materie di rilevanza nazionale e comunitaria. Potenziale impossibilità di effettuare studi, ricerche e individuazione di standard uniformi sul territorio nazionale.

- Si apre la caccia nei parchi a specie non cacciabili. Un’incredibile formulazione del Testo Orsi rende possibile la caccia in deroga (cioè la caccia alle specie non cacciabili) addirittura nei Parchi e nelle altre aree protette! Saranno punite le regioni che proteggono oltre il 30% del territorio regionale! Norma offensiva! Chi protegge “troppa” natura sarà punito. Come se creare parchi dove la gente e gli animali possano vivere e muoversi sereni, fosse un reato!

- Licenza di caccia a 16 anni. Invece che educare i ragazzi al rispetto, ecco a voi i fucili!

- Liberalizzato lo sterminio di lupi, orsi, cervi, cani e gatti vaganti eccetera! Un articolo incredibile, che dà a i sindaci poteri di autorizzare interventi di abbattimenti e eradicazione degli animali, in barba alle più elementari norme europee. Basterà che un singolo animale “dia fastidio”. Un vero e proprio Far West naturalistico.

- Leggi regionali per cacciare specie non cacciabili. Non sono bastate quattro procedure di infrazione dell’Unione europea, non sono bastate due sentenze della Corte Costituzionale. Il senatore Orsi regalerà a Veneto e Lombardia, ovvero agli ultrà della caccia, la possibilità di continuare a cacciare specie non cacciabili, e di farlo con leggi regionali. E le multe europee le pagheremo noi!

- Caccia con neve e ghiaccio. Si potrà cacciare anche in presenza di neve e ghiaccio, cioè in momenti di grandi difficoltà per gli animali a reperire cibo, rifugio, calore.

-Ritorno all’utilizzo degli uccelli come zimbelli! Puro medioevo! Le civette legate per zampe e ali e utilizzate come esca!

- Ridotta la vigilanza venatoria. Le guardie ecologiche e zoofile non potranno più svolgere vigilanza! Nel Paese con il tasso di bracconaggio tra i più alti d’Europa, cosa fa il Senatore Orsi? Riduce la vigilanza!

- Cancellato l’Ente Nazionale Protezione Animali dal Comitato tecnico nazionale. Le associazioni ambientaliste presenti nel Comitato sulla 157 saranno ridotte da quattro a tre. L’ENPA, storica associazione animalista italiana, viene del tutto estromessa.

www.vegetarismo.org

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