lunedì 7 aprile 2008

L'Ambientalismo del Fare


La consapevolezza della rilevanza storica di un impegno in materia di risparmio energetico, dello sviluppo delle nuove tecnologie per la produzione di energia da nuove fonti rinnovabili e della necessità di mutamenti negli stili di vita, che favoriscano uno sviluppo sempre più compatibile con un più virtuoso rapporto tra attività umane e condizione climatica del pianeta, è confermata dal programma presentato dal Partito Democratico, laddove nel capitolo dedicato all’Ambientalismo del Fare, propone: Energia pulita, più abbondante, meno cara.

”Il problema ecologico ci impone una gigantesca riallocazione delle risorse di lavoro, di terra e di capitale. Si deve: a. accelerare la transizione da settori, processi e prodotti energy intensive a settori, processi e prodotti energy saving;b. spostare risorse dal consumo immediato all'investimento, in particolare all'investimento che ha il più lungo orizzonte temporale, quello in ricerca e sviluppo;c. incoraggiare l'abbandono di stili di vita consumistici fino alla dissipazione, a favore di stili di vita attenti alla eco-compatibilità dei comportamenti individuali.In questo senso, va sostenuta la sperimentazione di particolari incentivi di mercato, volti a ridurre le emissioni di CO2.L'Italia sia il Paese del sole anche in fatto di energia, diventando entro i prossimi cinque anni leader in Europa nell'energia solare per usi termici. L'obiettivo è di rendere permanente l'incentivo previsto dalla legge Finanziaria 2008 per l'installazione di pannelli solari termici in tutte le case di abitazione, anche al fine di favorire la nascita di imprese di produzione, installazione e manutenzione dei pannelli solari. Le misure a favore delle energie rinnovabili e per l'efficienza energetica devono avere durata pluriennale certa e fondarsi sempre più sulla leva fiscale, al fine di mobilizzare al massimo le risorse private disponibili. Per l’Italia, produrre il 20% di energia con il sole e con il vento, significa risparmiare miliardi di euro sulle importazioni di petrolio. La nostra proposta è quella di un piano per realizzare in dieci anni la trasformazione delle fonti principali di riscaldamento degli edifici, privati e pubblici, in modo da creare al tempo stesso un gigantesco risparmio energetico e un grande volano di crescita economica”.

Tratto dal programma del PD, pubblicato il 07/04/2008 su www.partitodemocratico.it

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